La Posta del Cuore

Cara Giuliana,

Mi chiamo Alberto e da 4 mesi mi frequento con una ragazza rumena di 31 anni. ci siamo conosciuti ed è nata questa storia che all’inizio era bellissima, poi è venuto fuori il suo passato difficile e le sue storie d’amore complicate. Ho visto un atteggiamento diverso nei miei confronti, strana per certi versi. Le ho chiesto spiegazioni e mi ha detto che stava riflettendo sul suo passato. Una sera mi sono insospettito e sono andato sotto casa sua ed ho visto che c’era la macchina del suo ex. Ho provato a chiamarla e lei non mi ha risposto. Poi mi ha mandato un messaggio dicendomi che non poteva parlarmi e che mi avrebbe spiegato tutto dopo. Non l’ho sentita per il resto della serata. Si è fatta risentire il giorno dopo dicendomi che mi avrebbe lasciato perché aveva capito che non era più innamorata di me. Io ovviamente sto molto male e vorrei tornare insieme a lei. Dove ho sbagliato?

 

Ciao Alberto, qualcuno un giorno mi disse che amore significava anche sofferenza, significava dolore, preoccupazione, smarrimento. Non ho mai creduto a questa “faccia negativa” dell’amore nè ci credo tuttora. Penso che amore significhi gioia, sentimento, passione, complicità, e soprattutto condivisione di emozioni e progetti futuri. Dalla tua lettera non leggo niente di tutto ciò, vedo solo un amore non corrisposto, un amore all’unisono, che certo non ha possibilità di andare avanti. Vedo una donna piena di insicurezze, una donna che non può darti quelle certezze che tu in questo momento cerchi, una donna priva di coerenza, specie nei confronti degli amori precedenti. Ti vedo una persona bisognosa di amore e tanta dolcezza, e penso che questa non sia la donna giusta per te…non vedo nessun momento di felicità e tenerezza tra voi due (almeno
da ciò che mi scrivi!) L’amore va vissuto solo se porta felicità, e se permette un arricchimento della propria interiorità. Questo è un amore per il quale non vale la pena lottare in quanto non viene corrisposto e apprezzato dall’altra persona.

Ti faccio tanti auguri e…. facci sapere! Un abbraccio. La posta del Cuore

***

Cara Giuliana ho un bel problema,

mi chiamo Andreas e l’ho combinata grossa.

Sto per sposarmi con Maria con la quale sono fidanzato da quando eravamo ragazzi. Non ricordo neanche quanti anni sono passati. Forse troppi. Ma non sono mai stato “un bravo ragazzo”. Ho avuto sempre tante storielle. L’ultima con una mia collega di ufficio. Lei è già sposata. E il marito è anche un mio amico. Ma in realtà di questa mia collega io credo di essere veramente innamorato. Ci divertiamo, siamo veramente complici ed abbiamo anche una bella intesa sessuale. Invece Maria è come se fosse una sorella per me. Non le farei mai del male. Ma ormai il matrimonio è tra un mese. E’ quasi tutto pronto. Io però vorrei fare un viaggetto con la mia amante per dirle addio prima del matrimonio. Come posso fare? dove posso portarla?

 Caro Andreas,

partiamo dal presupposto, però,  che questa è la Posta del cuore….non Partiamo per il mondo.

Ma veniamo a noi. Possiamo affermare senza mezzi termini che hai una testa calda? Diciamo di si dai!

Andreas caro lo hai detto anche tu nella mail senza fare troppi giri di parole ed ho apprezzato moltissimo la tua onestà. Tu alla tua fidanzata vuoi molto bene. Come si vuol bene ad una sorella. Non ad una futura moglie, perché è di quello che parliamo. Di una donna con la quale, teoricamente dovrai condividerci parte della vita, magari crescerci dei figli insieme. Insomma un impegno serio. Allora mi chiedo, se davvero ne vale la pena. Tu saresti condannato ad una vita a metà. Non potrai godertela a pieno. E lei starà insieme ad un uomo diviso tra una, due, cento altre donne. A che serve?

Per quanto potrebbe durare?

Rispetto al viaggetto dell’addio, ti consiglio di evitartelo per due ragioni: la prima perché tanto non ci sarà nessun addio, la seconda ragione è che se dovesse venire fuori questa cosa  pochi giorni prima delle nozze, vedrai che  fuochi d’artificio ci saranno. Occhio.

Fammi sapere. E fai il bravo

**** 

 

Cara Giuliana

Sono Atanasie e vivo in Italia da 10 anni. Sono sposata da 6 anni con un uomo rumeno. Da tre anni ho iniziato a lavorare in una ditta di pulizie ed ho cominciato una relazione con il mio capo. Tra me e lui c’è solo un rapporto fisico. Lui mi piace molto. Ricaviamo ogni momento per stare insieme e credo che mio marito abbia iniziato a sospettare di questa cosa e infatti ogni tanto mi fa qualche battuta. Ma il mio capo non mi ha mai chiesto di lasciare mio marito. Lui è felice con la moglie. Come mi comporto?

 

 Cara Atanasie,

e come ti comporti? Bella domanda.

Intanto fatti qualche domanda. Perché hai cominciato questa relazione con il tuo capo? Per gioco? Per divertimento? Perché ti aveva annoiato la tua vita coniugale? Perché non sei più innamorata di tuo marito? Perché cercavi nuovi stimoli sessuali? Oppure semplicemente non porti nessuna domanda e continua così. Sei grande, grossa, e visto il periodo…sarai anche vaccinata. Perché avrebbe dovuto chiederti di lasciare tuo marito? Avete improntato la vostra relazione sul sesso, probabilmente non avete neanche mai parlato. Fai quello che ti senti di fare Atanasie. Non riesco a darti un consiglio in questo caso, e non riesco a dirti nemmeno fai cosa ti dice il cuore….ma una cosa posso dirtela, non aspettarti troppo da una storia di questo tipo.

Ti abbraccio

 

 ***

Cara Giuliana

Ero indeciso se scriverti oppure no, non sono abituato a chiedere consigli. Mi fido sempre del mio istinto.

Mi chiamo Augustin e da circa tre anni convivo con una ragazza per la quale credo di non provare ormai più niente, ma continuo questa relazione forse un po’ per convenienza e un po’ per pigrizia. Lei è tutto il contrario di quello che io cerco in una donna. in realtà non sono neanche certo di cercare una Donna nella mia vita. In passato ho avuto anche una relazione con uomo e forse mi ha dato qualche emozione più forte. La nostra, in ogni caso è una relazione piuttosto apatica, lavoro, tv, giornali, qualche chiacchiera, un po’ di sesso standard e poi a nanna. Cosa ne pensi?

 

Caro Augustin

Istintivamente ho provato tanta tristezza a leggere questa lettera. Leggo apatia e sconforto e allora mi chiedo perché continuare in una relazione incapace di darti anche una minima reazione. Poi qui il problema non è tanto che tu non abbia chiesto consigli a me fino ad ora, il problema è che tu non abbia parlato dei tuoi problemi con uno specialista. Credo tu abbia bisogno di parlare con qualcuno delle tue difficoltà, delle tue ansie. Delle tue apatie. Dovresti riprendere in mano la tua vita e ricominciare a vivere con grinta. E decidere, probabilmente anche da che parte stare. Spero tu possa accattare questo mio consiglio e rivolgerti a qualcuno che possa aiutarti a capire.

In bocca al lupo per tutto.

Forza Augustin e Grinta

 

 

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