La grave situazione internazionale ha portato tutti i Paesi NATO ad incrementare I fondi e gli investimenti militari.
La Camera a larga maggioranza ha approvato un ordine del giorno al decreto Ucraina che impegna l’esecutivo a incrementare le spese militari fino al 2% del Pil (oggi al 1,4%).
Il 1 Gennaio 2022 è entrata in vigore la Legge di Bilancio da 36,5 miliardi di euro. L’aumento per l’anno 2022 è dovuto proprio al rialzo del bilancio del ministero della Difesa del governo Draghi che – secondo le stime dell’Osservatorio Mil£x – quest’anno, per la spesa militare tocca complessivamente i 26 miliardi di euro, (25.935 milioni) con una crescita di 1.352 milioni di euro (+ 5.4% rispetto al 2021).
Italia si a(R)ma!
Da notare che nell’ultima legge di bilancio è stato escluso il bonus salute mentale per tutti coloro non in grado di sostenere economicamente un percorso di psicoterapia. Il governo Draghi per il 2022 ha previsto fondi destinati al sostegno psicologico degli studenti, ma non ha previsto alcun sussidio per chi necessità di assistenza psicologica, soprattutto da quando è iniziata la pandemia.
Secondo l’Osservatorio Mil£x, “l’importo totale del Bilancio della Difesa è solo il punto di partenza per valutare la spesa militare italiana complessiva”.
Fino qui la legge di Bilancio della Difesa entrata in vigore il 1 Gennaio 2022…
Il 16 Marzo invece, i partiti hanno votato un ordine del giorno preparato dalla Lega per far lievitare le spese militari a 40 miliardi all’anno.
Si passerà da una spesa di 26 miliadi di euro a 38 miliardi all’anno. Secondo il Fatto, l’aumento delle spese militari dovrebbe iniziare già dal 2023 gradualmente fino ad arrivare a 38 miliardi nel 2027-2028.
Lorenzo Guerini – presente a Bruxelles per la Riunione dei Ministri della Difesa della Nato – ha offerto le missioni “in via di valutazione” nel sud est dell’Alleanza Atlantica. In primis Ungheria e Bulgaria. Ungheria, paese dove il ministro è andato la settimana scorsa a stringere degli accordi.
In un informativa alla Camera, il Ministro degli Affari Esteri, Luigi di Maio ha riportato la cifra di 500 milioni di euro, come “strumento europeo per la pace”, per la fornitura all’Ucraina di “equipaggiamenti letali e non letali”.
