1) Lei e’stato uno dei più giovani sindaci di Italia cosa porta dentro di quella esperienza .
Alessandro Cattaneo: È stata l’esperienza forse più formativa, difficile, intensa della mia vita. Venivo dalla palestra dei consigli di quartiere, fare il sindaco di una delle città più belle e importanti d’Italia è stato un onore e un grande impegno. Con l’incoscienza dei trent’anni, ho vissuto un’esperienza totalizzante che ogni politico dovrebbe provare, perché quel contatto diretto con il cittadino è l’essenza più autentica dell’amministrare la cosa pubblica.
2) Il movimento dei sindaci ha perso forza e oggi vengono avvertiti quasi come un problema. Lei e’favorevole a interventi legislativi per ripianare il debito dei comuni come è avvenuto per Catania e per altre città?
Alessandro Cattaneo: Sicuramente il tema economico è una enorme criticità per i Comuni, ma lo affronterei dall’angolatura della meritocrazia. Da sindaco, il mio motto era “meno risorse, più idee”: in un Paese in cui spesso i contributi ‘a pioggia’ diventano un inquietante buco nero, è fondamentale che gli interventi mirati a sostegno dei Comuni vadano a premiare gli Amministratori virtuosi, capaci di raggiungere risultati e obiettivi concreti. Oltre alle risorse, aggiungo il tema delle responsabilità sul quale sarebbe urgente intervenire, perché i Sindaci da tempo vivono in un campo di battaglia in cui i rischi sono enormi e scoraggiano qualsiasi intraprendenza amministrativa.
3) Lei ha sempre cercato di innovare in politica. Ma la politica spesso si rifugia nell’usato sicuro. E’una battaglia persa ?
Alessandro Cattaneo: Non mi è mai piaciuto il pianto di chi dà la colpa alla politica, al sistema, al contesto. Se la politica si chiude in se stessa la responsabilità è evidentemente di chi non riesce a cambiarla. Non esistono battaglie perse, ma solo obiettivi sui quali continuare a impegnarsi, sempre di più, e alla fine sono i cittadini, prima della politica, a decidere. Innovare, aggiungo, non deve ridursi a banali operazioni di giovanilismo, rottamazione o distruzione, bensì deve partire dal coraggio di guardare al futuro con visione.
4) Sotto la sua guida forza Italia sta dando spessore alla sua azione parlamentare. Vi ritenete indispensabili per il governo Draghi?
Alessandro Cattaneo: Ci piace di più pensare di essere utili all’Italia e agli italiani: per questo abbiamo convintamente sostenuto il lavoro del Presidente Draghi. Lo abbiamo fatto e lo facciamo con il senso di responsabilità di chi vuole raggiungere obiettivi concreti per l’Italia in un momento in cui l’Italia ha bisogno di competenza, concretezza, buon senso. Parallelamente Forza Italia sotto la guida autorevole e credibile di Antonio Tajani si sta sempre più radicando e organizzando, stiano lavorando sodo seguendo le parole chiave che siamo certi contraddistingueranno sempre più il futuro della politica: credibilità, competenza, serietà e capacità di governare. Siamo una bella squadra, i risultati stanno arrivando e vogliamo fare sempre meglio.
5) Come è cambiata la percezione dell Italia nel mondo nell’ultimo anno secondo lei ?
Alessandro Cattaneo: Sicuramente il cambio di passo dopo l’esperienza di Conte si è fatto sentire ed è riconosciuto anche a livello internazionale, in un momento in cui è importantissimo instaurare con l’Europa un filo diretto e un rapporto proficuo. Certo, con un riferimento storico possiamo dire di essere ancora lontani dai tempi di Pratica di Mare, quando il Presidente Berlusconi riusciva ad essere mediatore e punto di riferimento per la politica internazionale in contesti delicatissimi.
6) Nel 2023 si voterà in regione Lombardia. Lei è favorevole alla lista unica forza Italia lega?
Alessandro Cattaneo: Da quando faccio politica non ho mai cambiato idea e ho sempre visto come naturale la condivisione di un percorso politico tra Forza Italia e Lega, così come ho sempre creduto molto nei valori del centrodestra inteso come contenitore ampio, inclusivo. Ma prima delle liste vengono le idee e i programmi: in Lombardia, in Regione così come in tanti Comuni, Forza Italia e Lega hanno una storia di ottima amministrazione.
7) Quanto e’servito Bertolaso per uscire dalla emergenza COVID ?
Alessandro Cattaneo: Bertolaso è persona di grande competenza, capacità e carattere, virtù troppo poco riconosciute in passato. In un momento in cui servivano e servono i fuoriclasse, lui come sempre ha saputo dare un grande contributo.
8) Ritene che un buon parlamentare debba essere stato nella sua carriera anche consigliere comunale?
Alessandro Cattaneo: Come dicevo prima, l’amministrazione a livello locale consente di capire a fondo le dinamiche del contatto con il cittadino, l’importanza di dare risposte molto spesso senza grandi strumenti a disposizione. Per questo è un’ottima palestra.
9) Giuseppe de Nicolao il matematico che studia il virus ha pronosticato zero contagi a Pavia entro aprile. Che stituazione c è ?
Alessandro Cattaneo: Credo nella scienza e nella competenza, sono un ingegnere impegnato nella politica e sicuramente non entro nel merito specifico di tematiche complesse: appunto perché mi fido della scienza, credo che dobbiamo continuare tutti nel percorso vaccinale che, mi sembra evidente nei numeri, ci sta permettendo di gestire il virus in modo meno traumatico e di guardare al futuro con fiducia, finalmente.
10) La comunità rumena e’molto radicata in Lombardia. Lei ha rapporti ?
Alessandro Cattaneo: Da sindaco ricordo un ottimo rapporto con la Comunità rumena, fatta di persone operose, accoglienti, con voglia di integrarsi sempre di più e di partecipare alla crescita del nostro territorio.
11) Milan o Inter chi vincerà lo scudetto?
Alessandro Cattaneo: Milan, senza dubbio. Ovviamente lo dico per bieca scaramanzia e spero con tutto me stesso che la mia Inter ripeta il successo dello scorso anno.
