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Sostegno ter ovvero quando il Governo decreta il fallimento delle imprese…

Super-bonus 110% dal miraggio del rinvigorimento economico dell’Italia al fallimento

Un fulmine a ciel sereno potremmo dire, che viene a dissipare l’aura idilliaca di una misura, finalmente buona, presa dal governo italiano, legata alla questione della cessione del credito e che rischia di mandare in fallimento centinaia di aziende edili.

Cos’è successo? Come si può rovinare un momento così importante che pareva in grado di far ripartire l’economia italiana? Proverò a spiegare in modo semplice cosa sta succedendo.

Con il Decreto sostegni ter il Governo ha posto un limite per il Superbonus*, stabilendo che il credito può essere ceduto una sola volta.

Al momento, sono imprese che pur avendo ottenuto il riconoscimento del credito dall’Agenzia delle Entrate non riescono a cederlo alle banche o altri istituti di credito perché quasi tutte/i hanno deciso di bloccare l’acquisizione del credito, in seguito alle ultime novità introdotte dal Decreto Sostegni ter in vigore dal 27 gennaio 2022. Non solo, la decisione vale anche per le imprese che avevano ottenuto garanzie al riguardo, e grazie proprio a queste garanzie si erano messe al lavoro. Cioè, una volta completati i lavori e ottenuto il riconoscimento al Superbonus non sarebbero stati problemi nel cedere i crediti a una banca o istituto finanziario. Normalmente, per fronteggiare i costi necessari per portare a termine i lavori, richiedono dei prestiti-ponte che restituiscono cedendo il credito.

Praticamente, “curnuto e mmazziato” come direbbero a Napoli, nel senso che le imprese si sono trovate con un credito riconosciuto nel cassetto fiscale, ma che non riescono a cedere a nessuno, al quale si aggiunge anche un debito importante nei confronti della banca da dover restituire.

Per esempio, prendiamo un’impresa che ha preso un lavoro da più di cento mila euro da un cliente, facendogli lo sconto in fattura dopo aver ottenuto la garanzia da parte della sua una banca, al riguardo della possibilità di cessione del credito una volta che questo sarebbe stato caricato sul cassetto fiscale. Durante i lavori, per far fronte a tutte le spese, ha richiesto un prestito presso la stessa banca, con la certezza che una volta finiti i lavori e ceduto il credito, avrebbe estinto anche il prestito.

Inaspettatamente, il Governo emana il Decreto Sostegno ter, dicendo così alla banca, che a sua volta non può più cedere il credito ad altri. Da questo momento, per la banca non è più conveniente acquisire il credito dall’impresa e difatti, la promessa fatta all’inizio non viene più mantenuta. Pertanto, l’impresa si trova col prestito di più di cento mila euro da dover restituire, e con un credito nel cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate che non ha più a cui cedere. L’unica possibilità potrebbe essere quella di trovare un’altra banca disposta ad acquisirlo, oppure, al contrario, aprire la porta al fallimento, visto che gli istituti di credito si stanno fermando.

La strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni!” Recita così un altro detto italiano, azzeccatissimo in questo caso in quanto la decisione del Governo si voleva essere una stretta per i furbetti che si sono approfittati dei soldi derivati dal Superbonus ma che finisce invece, punendo ingiustamente, centinaia se non migliaia di imprese, professionisti e piccoli artigiani che pensavano di poter vedere la luce in fondo al tunnel in cui siamo sprofondati tutti a causa della pandemia del Covid-19 e che adesso, sempre a causa della mala politica, si trovano in grande difficoltà.

Riassumendo in parole povere, impedendo una cessione del credito successiva alla prima si riduce il cerchio degli possibili acquirenti(banche e istituti finanziari, fondi assicurativi ecc) , rimanendo dentro soltanto le banche, delle quali però hanno già raggiunto il loro tetto massimo, trovandosi dunque, in impossibilità di acquisire ulteriori crediti. È così che si blocca tutto il meccanismo del Superbonus e dal possibile rinvigorimento economico dell’Italia si va dritto al fallimento:

 

*link utile: https://www.governo.it/it/articolo/superbonus-110-case-pi-efficienti-e-sicure-costo-zero/15948

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