Cara Giuliana,
mi chiamo Maria e sono fidanzata da tre anni con Daniel. Siamo profondamente diversi, ma in fin dei conti ci amiamo. Anche se poi non condividiamo quasi niente insieme. Ma ultimamente mi sta infastidendo il suo atteggiamento perché lui non ama viaggiare e pretende che non lo faccia nemmeno io. Durante il periodo della pandemia, ovviamente sono stata bloccata per forza di cose, ma io ho sempre viaggiato moltissimo. Ora, invece, ho ripreso i miei avventurosi viaggi. Mi piace viaggiare anche da sola. Non viaggio necessariamente in compagnia, anche perché sono una che si adatta ovunque. Lui invece è un pantofolaio, se può starsene sdraiato su un divano è meglio; io devo camminare, osservare, guardare il mondo.
Ma la premessa è che gli voglio molto bene, ma non riesco a fargli comprendere che per me questa è un’esigenza vitale, un po’ come respirare. Abbiamo mondi e visuali molto diversi probabilmente. Come faccio a fargli capire questa cosa senza arrivare ad una rottura?
Cara Maria,
solo se Daniel è una persona ragionevole puoi sperare di non arrivare ad una rottura, altrimenti questa storia a lungo andare subirà una crisi. Ovviamente spero di sbagliarmi, ma se i vostri interessi sono completamente differenti prima o poi arriverete allo scontro. Rispetto alla non condivisione di tutto a tutti i costi, invece sono assolutamente dalla vostra parte. Non sono mai stata della convinzione che una coppia per essere felice debba stare necessariamente “vicina vicina”; e condividere ogni momento della giornata. Ognuno ha la propria vita, la propria identità, e deve essere libero di avere le proprie amicizie non necessariamente legate alla coppia. Ma ovviamente ognuno è libero di interpretate il proprio rapporto come meglio crede. Nel caso specifico Maria, credo che siccome voi siate già un passo avanti, avendo un’impostazione mentale aperta, ti consiglio di continuare a tenere il punto e non mollare. Lui ti ha conosciuta in questo modo e si è innamorato di te anche per questo. Non cambiare per una falsa convinzione che ti stai facendo in questo momento. Fallo ragionare. Se ti segue è bene. Altrimenti lui continuerà a starsene sul divano e tu continuerai e portargli le calamiti dai tuoi bei viaggetti. Non mollare e continua ad esplorare il mondo.
Ti abbraccio
Cara Giuliana,
sono una donna di 28 anni, preferisco mantenere l’anonimato per ovvie ragioni. Mi sono trasferita con la mia famiglia qui in Italia da 10 anni. Giusto in tempo per iniziare a frequentare, tra tante difficoltà economiche, l’università. I miei genitori hanno sempre fatto lavori molto umili, forse anche sottopagati perché stranieri. Io ho frequentato economia qui nella mia città. Ho avuto una storia con un ragazzo per qualche anno. Poi è successa una cosa strana. Frequentavo un corso all’università e con un mio professore c’erano continui sguardi fino a che un giorno ci siamo contattati sui social. Da li abbiamo cominciato a chiacchierare. Poi lo scambio del numero di cellulare, ci siamo sentiti, fino a vederci per un aperitivo. Lui molto affascinante. Molto più grande di me e con una situazione familiare complicata. Separato (forse) e con due figli della mia età. Per non farla lunga, abbiamo cominciato a frequentarci. Io ho mollato il mio ragazzo, mi sembrava un moccioso rispetto a lui. Questa storia, clandestina, va avanti da tre anni. Continuiamo a vederci a casa mia, perché io vivo da sola, anche con il suo aiuto, ma non possiamo farci vedere in giro ovviamente. Figurati sarebbe uno scandalo per lui. Io mi sento molto legata a lui e non solo da un punto di vista affettivo, ma a questo punto anche da un punto di vista economico. Sono molto schietta. Ma così facendo so che non mi farò mai una mia vita. Cosa mi consigli?
Cara amica,
in qualche modo le risposte te le sei date da sola. Mi sei piaciuta per la tua onestà e chiarezza. Senza peli sulla lingua hai detto esattamente le cose così come stanno. Purtroppo io non posso fare altro che confermare quello che tu affermi. Hai un legame non solo affettivo con questa persona. A quanto pare, infatti, lui ti sostiene anche economicamente e questo ovviamente condiziona ogni tua scelta. Ma io non ho ancora capito che tipo di sentimento ti lega a lui e soprattutto che tipo di sentimento lega lui a te. Una storia che va avanti da tre anni non è proprio una cosa insignificante, e la differenza di età non deve necessariamente rappresentare una discriminante in questo senso. Dovreste solo essere più chiari tra voi probabilmente e chiarirvi sulle posizioni, cosa che forse fino ad oggi non avete ancora fatto. E la vostra clandestinità me lo fa dedurre. Chiarisci con lui questo aspetto.
Ti abbraccio
Ciao Giuliana,
sono Claudiu e sono in una situazione imbarazzante. Ho scoperto da qualche mese di non essere più attratto da mia moglie. E fin qui niente di particolarmente strano. Può capitare. Il punto è che non so come dirle, invece, che sono innamorato del fratello e che anche il fratello è innamorato di me.
Io sono spostato con mia moglie da 10 anni a abbiamo anche due figli. Quindi la situazione è molto complicata. Suo fratello ha sempre avuto relazioni con uomini che abbiamo anche conosciuto. Uno di questi ha frequentato anche casa nostra per diversi anni, poi hanno interrotto la loro relazione. Lo scorso anno io e mio cognato abbiamo fatto un viaggio di lavoro insieme perché lavoriamo nell’azienda di famiglia, e durante la serata abbiamo alzato un po’ troppo il gomito; e la sera è finita come è finita! Il giorno dopo eravamo particolarmente imbarazzati e nel viaggio di ritorno nessuno dei due ha parlato. Così per le settimane successive. Fino a che mi sono accorto di pensarlo di continuo, e così per i mesi successivi. A lui è accaduta la stessa cosa. Ci siamo rivisti. Ci stiamo rivedendo. Situazione assurda. Cosa faccio?
Caro Claudiu.
Non è solo una situazione imbarazzante la tua, ma eccessivamente complicata. Non vorrei essere nei tuoi panni. Già è complicato da far digerire ad una donna un tradimento, poi immagina solo cosa possa significare sapere che tuo fratello o tua sorella, in quel momento sta contribuendo alla distruzione di un tuo equilibrio familiare e di vita. Beh credo sia molto molto complicato. Io credo seriamente che entrambi, sia tu che tuo cognato, dobbiate riflettere su eventuali scelte, e su quello che queste scelte potranno comportare. Hai due figli e devi pensare anche al loro equilibrio. Pensa al trauma che subiranno. Vedranno lo zio come il nemico che ha portato via il papà dalla loro mamma. Insomma, una situazione difficile da gestire. Dunque, prima di prendere qualsiasi decisione, ti consiglio di riflettere attentamente, con razionalità. Io credo che, soprattutto in certi casi, le emozioni vadano messe da parte. Ma dobbiamo necessariamente tirare fuori la nostra parte razionale e ragionare seriamente su quelli che sono i pro e i contro di una scelta.
Spero di esserti stata di aiuto.
Ti abbraccio
