AcasăMAGAZINELA POSTA DEL CUORERubrica La Posta del cuore

Rubrica La Posta del cuore

Cara Giuliana,

mi chiamo Adele e sono da 15 anni in Italia. Ormai si può dire che sono italiana perchè ho passato quasi metà della mia vita qui, eppure c’è qualcuno che ancora mi fa notare questa cosa che io sia straniera, e mi riferisco ai genitori del mio ragazzo. Sono fidanzata con lui da 5 anni, ma sembra che loro non abbiano mai accettato la cosa. Il mio fidanzato proviene da una ricca famiglia e io invece arrivo da una famiglia di migranti, con i miei genitori che hanno dovuto fare lavori di fortuna per sopravvivere e tirare avanti la famiglia. Io purtroppo, pur avendone le capacità, non ho potuto studiare. Oggi lavoro in un bar, dignitosamente e con orgoglio. Certo, avrei voluto fare altro. Ma non ho avuto scelta. Siamo persone umili e per bene. Ma povere. Quanto ancora dobbiamo pagare nella vita?

Cara Adele,

sapessi quanto mi ha toccato la tua storia e le tue parole. Hai ragione a parlare di orgoglio e dignità. Perché chi lavora onestamente deve solo essere orgoglioso e andare a testa alta nella vita. E se il tuo fidanzato continua, dopo tanti anni a stare con te, vuol dire che riconosce nella tua persona i valori di una persona per bene e coraggiosa. Ho visto persone che dopo tanti sacrifici sono riuscite a riscattarsi e a riprendersi le giuste ricompense dalla vita. Perché io credo, onestamente, che prima o poi, il bene, così come il male torna sempre indietro.  E nel tuo caso, nel caso della tua famiglia, dei sacrifici, dell’orgoglio, sono certa che prima o poi la vita vorrà ripagarvi, e ridarvi quello che fino ad ora vi ha tolto. Vai avanti con forza Adele non abbatterti. Vai a testa alta sempre.

Sei forte. Ti abbraccio

Cara Giuliana, sono G.

E ho fatto un casino grosso. Non ti metto il nome per intero perché ho paura che possa leggerti e capire.  La mia ragazza ha scoperto una mia tresca. In realtà pensa di aver scoperto una tresca con una tizia, perché io tenevo memorizzata questa tizia sotto falso nome. Lei ha sospettato fosse la titolare di un bar dove faccio colazione la mattina. E’ andata a fare una scenata di gelosia da film. Avrei voluto morire. Ed anche la tipa, visto che non c’entrava niente poverina. In realtà la mia amante è la sua migliore amica, che a sua volta ora pensa che io abbia un’altra relazione, sempre con quella del bar. Insomma un dramma. In tutto questo io me ne sono andato qualche giorno a Milano da mio fratello così non vedo né l’una né l’altra. Pensi abbia sbagliato?

Caro G.

Penso tu abbia fatto la scelta migliore, perché rischi grosso tra due donne arrabbiate!!!

Allora innanzitutto, io penso che intanto tu credo abbia creato più di qualche problema alla poverina del bar che si è ritrovata immischiata in una relazione senza neanche saperlo. Magari è anche sposata, e adesso si ritrova nel bel mezzo di una crisi coniugale perché tu non hai avuto il coraggio di dire la verità in faccia alla tua ragazza. Dunque, bando agli scherzi ti consiglierei di tornare e affrontare la questione con la tua ragazza. Le dirai chiaramente che la tipa in questione non è quella del bar bensì la sua “migliore” amica. Che poi tanto migliore non è. In questo modo potrà anche chiedere scusa alla malcapitata e tirarla fuori dai guai. E tu, invece avresti una buona occasione per comportarti da uomo. Che ne pensi?

Fammi sapere. Ti abbraccio

Cara Giuliana,

Sono Anne e sono stanca dell’ipocrisia. Mi piace la libertà e mi piace vivere e godermi la vita come mi pare. Non credo di fare danni a nessuno eppure sembra che questa cosa dia sempre fastidio alla gente, sempre pronta a giudicare ogni mia mossa; salvo poi a fare ogni magagna, però di nascosto. Conosco mogli di professionisti che giudicano la mia eccessiva libertà. Eppure sono una donna sola. In teoria potrei fare quello che mi pare. Per loro non va bene. Stanno sempre a puntare il dito contro di me, su come mi vesto, su come mi muovo, su chi frequento. La loro vita è apparentemente perfetta. Una via infiocchettata. E poi tradimenti, storie strane. Ma loro guardano me. Come è possibile? E non siamo proprio in una città di provincia.

Carissima Anne,

ogni mondo è paese, credo che questo accada un po’ ovunque. C’è gente che è abituata a nascondere la polvere sotto il tappeto, e a guardare quella che hai tu in casa. E’ gente malata. Io ho imparato a diffidare, in genere, di chi parla male degli altri. E’ una categoria che non sopporto. Persone irrisolte, patetiche, e prima o poi anche tu potresti essere il loro bersaglio. Nel tuo caso specifico, Anne, io me ne fregherei allegramente e spensieratamente. Continua a fare la tua vita così come hai sempre fatto. Non credo tu faccia del male a qualcuno. Sei una donna libera, e forse questo da loro fastidio. Goditi la tua libertà.

Ti abbraccio

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