Gentile prof Carla,
Le scrivo perché sono molto deluso dal comportamento del consiglio di classe di mio figlio, il quale ha avuto una sospensione di tre giorni perché è stato trovato dal collaboratore scolastico in classe con un amichetto a guardare dei video.
La professoressa di matematica mi ha chiamato per comunicarmi questa sanzione disciplinare. Io ho chiaramente dimostrato il mio dissenso a tale punizione, il telefono non era di mio figlio, lui è stato coinvolto dal suo amico, avrei sicuramente compreso una nota, ma una sospensione mi sembra veramente troppo.
Cosa ne pensa?
Gentile signore,
in tutte le scuole l’uso dei telefonini è assolutamente vietato tranne per motivi esclusivamente didattici.
Suo figlio è venuto meno a tale regola, anche se a sua discolpa c’è il fatto che il telefonino non è il suo, potevano diversificare la punizione. Ritorni a scuola e cerchi di capire meglio come mai non hanno differenziato la punizione.
La saluto e la ringrazio per avermi scritta.
Gentilissima prof. Carla,
quest’anno è arrivata a scuola di mia figlia una professoressa di italiano che fa più giorni di assenza che di lavoro, molto spesso mio figlio entra più tardi ed esce prima, creando non pochi problemi alla mia organizzazione giornaliera che, solitamente, accompagno mio figlio a scuola prima di andare a lavoro. Mi domando, ma un Dirigente scolastico non può fare niente per evitare che ciò accada? La ringrazio.
Gentile signora,
se la professoressa fa molte assenze a scuola suppongo abbia dei validi motivi, non mi ha spiegato se ha figli piccoli, in quel caso l’articolo 32 del decreto legislativo 151/2001 che è stato da ultimo modificato dal decreto legislativo 80/2015, prevede che per ogni figlio, nei primi dodici mesi di vita, ciascun genitore ha diritto di astenersi dal lavoro per sei mesi, ma se il genitore padre fruisce di almeno tre mesi di permesso il limite è elevato a undici mesi complessivi.
Se poi, ad esempio, la prof ha genitori anziani, può avere diritto alla 104, con 3 giorni di assenza al mese. Come vede gentile signora , il Dirigente non può intervenire quando una prof ha tale diritti , senza considerare, in più, i giorni di malattia suoi personali.
L’unica cosa che mi sento di consigliarle è di capire se è possibile per la prof prendere un lungo periodo di assenza, affinché il Dirigente possa nominare una docente supplente.
La saluto e la ringrazio.
Prof Carla Ciccarelli
Gentile professoressa,
sono una mamma rumena molto stressata, abitiamo da un anno a Napoli e stiamo vivendo molte difficoltà, da poco, ho finalmente trovato un lavoro e la mattina devo uscire molto presto. Mia figlia dovrebbe andare a scuola, ma, puntualmente, quasi tutti i giorni, professori mi comunicano che mia figlia non è andata a scuola…
Presa dalla disperazione, sono andata dal Preside a chiedere aiuto e a chiedergli se fosse possibile “chiuderla” in un collegio, preferisco questo, piuttosto sapere che sta in giro, per strada, chissà a fare cosa, da sola.
Il Preside mi ha detto che dato il numero elevato di assenze, a breve, saranno costretti a fare la comunicazione ai servizi sociali.
Ma mi invitavano a riflettere e a trovare una soluzione per evitare che realmente potessero portarmela via… cosa devo fare?
Gentile signora,
capisco le sue preoccupazioni e le sue difficoltà nella gestione di una situazione tanto difficile, ma concordo con quanto le ha comunicato il Preside, perché, sicuramente, l’affetto che le mancherà in una casa famiglia, o in istituto, peggiorerà il comportamento di sua figlia che, in questo momento, con il suo modo di fare, sta cercando di chiedere aiuto.
Essere allontanata dalle sue origini e dalla sua terra natale, senza farsene una ragione, sarà stato sicuramente un trauma che deve e potrà superare, piano piano, e solo con tanto amore.
La saluto cordialmente
