Rubrica Scuola

Gentilissima professoressa Carla,

le scrivo per dirle che mio figlio viene spesso richiamato dai docenti e maggiormente dal professore di francese . Lo so perché mio figlio mentre è in classe, mi scrive su whatsapp e mi dice tutto.

Il professore, secondo me, non e ‘capace di spiegare e tenere l’attenzione in classe. La situazione ormai è insostenibile, vado a scuola e  mi faccio sentire? Mi consigli.

Cara signora,

innanzitutto grazie per avermi scritta, devo subito dirle che non sono assolutamente d’accordo con quanto vorrebbe fare.

I genitori non devono, assolutamente, entrare nel merito della didattica dei docenti . Chi ha vissuto la fanciullezza e giovinezza sino al nuovo millennio, ha avuto il privilegio di vivere in un mondo dove il rispetto , le regole , l’educazione erano i principi fondamentali del sapere vivere. Le famiglie educavano in tal senso. Con il progresso tecnologico le cose sono cambiate, la tecnologia di per sé è una cosa positiva, ma il problema nasce quando se ne fa un cattivo uso. Il problema siamo noi. Quando ci si illude di essere super sapienti , di potersi sostituire ad avvocati, medici, psicologi , docenti , solo perché si leggono notizie su Google interpretare male , quando si pretendono solo diritti  e non i doveri e viene a mancare il riconoscimento ed il rispetto verso quelle figure.

Con tristezza, attraverso la mia professione ho constato che non esiste più ascolto, comprensione, educazione e rispetto per le persone. Forse non ci rendiamo conto che stiamo dando un esempio assolutamente negativo ai nostri ragazzi.

Quando suo figlio si lamenta del prof, chieda a lui cosa fa per essere redarguito , nessun professore va a scuola per infastidire i suoi alunni , anzi al contrario, la sua missione è educare .La saluto e la ringrazio

Gentilissima professoressa Carla,

la Dirigente della scuola di mia figlia ha vietato, con una circolare, di indossare pantaloncini , minigonne e infradito a scuola . Una scelta assolutamente indispensabile, mi ha detto la Dirigente, quando sono andata a dirle che in qualità di madre, a mio avviso,

è una scelta che lede la libertà. Secondo me la libertà diventa una chimera, il decoro è un concetto molto individuale o dettato da modi e costumi diffusi che non è detto siano accettati da tutti . Il concetto è chiaro : ognuno è libero di potersi esprimere. Cosa ne pensa? Ho ragione?

Gentilissima signora,

in base  al regolamento d’istituto l’abbigliamento deve essere consono all’ambiente scolastico e adeguato alle attività proposte. A mio parere cara signora l’abbigliamento si deve adeguare al posto e al luogo, a scuola bisogna avere un certo decoro, che sia contestualizzato al contesto, la scuola non è la spiaggia e pantaloncini es infradito di certo non sono adeguati. La saluto e la ringrazio.

Saluti

Prof.ssa Carla Ciccarelli

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