Rubrica scuola

Buongiorno professoressa Carla,

in un mese la  maestra di mio figlio mi ha chiamato tre volte per convocarmi a  scuola e dire che mio figlio è svogliato, non vuole fare  i compiti , in classe disturba la lezione e distrae anche i suoi compagni. Io ho provato a parlare con lui, ma inutilmente, perché il suo comportamento non è per niente cambiato. Mi aiuti, sono molto preoccupata.

Gentile signora,

suo figlio vuole solo richiamare l’attenzione della maestra, stabilire un contatto affettivo con lei.

Sicuramente, il bambino è emotivamente ancora immaturo, non sopporta il distacco affettivo da lei ed ha bisogno di un sostituto, che soddisfi il suo bisogno, appunto, di contatto affettivo.

Mi sento di consigliarle di parlare con la maestra e suggerirle di avere maggiori contatti con lui, non solo verbali, ma da indurlo, parlandogli amichevolmente, anche ad avere un atteggiamento gradualmente più autonomo sul piano affettivo, spostando la sua attenzione dalla maestra ai suoi compagni di classe. La saluto e la ringrazio per avermi scritto.

Prof.ssa Carla Ciccarelli

Gentilissima professoressa Carla,

Le scrivo per sottoporle una questione alquanto incresciosa, mi ha chiamato la maestra di mio figlio e mi ha riferito che mio figlio che frequenta la prima elementare, ha rubato una penna ad un compagno di classe, cosa posso fare?

Gentilissima mamma,

Il furto da parte dei bambini è molto frequente, ma va precisato che si può parlare di vero e proprio furto solo dopo i 6/7 anni.

Quando un bambino ruba, non lo fa per il valore materiale dell’oggetto sottratto. Attraverso il furto tende a volersi riprendere ciò che gli è stato sottratto: si tratta di una sorta di auto-risarcimento riferito, soprattutto, all’ affetto, alla considerazione, all’ascolto e all’attenzione da parte di figure adulte significative per lui. Il bambino ruba, principalmente, a sua madre.

E ‘ come se il bambino dicesse: Se proprio non posso avere la mia mamma, almeno mi prendo le sue cose.

E’ importante capire chi è la vittima del furto e cosa significa per il bambino.

Deve consigliare alla maestra di evitare stigmatizzazioni umilianti.

Il furto è la spia di un disagio profondo, e il bambino raramente sa perché si comporta in un certo modo.

E’ necessario trattarlo con rispetto e con affetto, sdrammatizzare e ragionare con lui praticamente sulle conseguenze del furto, evitando, per quanto possibile, la pericolosa formazione di una identità negativa di sé. La saluto affettuosamente.

Prof.ssa Carla Ciccarelli

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