Rubrica scuola

Carissima professoressa Carla,
mi dispiace molto dovermi confidare con lei, ma io non stimo molto i docenti di mia figlia, come posso fare, devo farle cambiare scuola?
trovo impreparati ed incapaci.

Gentilissima signora,
In teoria la relazione tra insegnanti e genitori dovrebbe funzionare, senza troppe difficoltà. Ciò perché gli uni e gli altri perseguono il medesimo fine: curare lo sviluppo intellettuale, morale e sociale delle giovani generazioni. Questa coincidenza di obiettivi dovrebbe dunque costituire un promettente presupposto per una collaborazione motivante e costruttiva. Ebbene, malgrado il rapporto insegnanti e genitori non sia strutturalmente caratterizzato a priori da finalità
divergenti, nella pratica, esso può diventare un terreno cosparso di insidiose trappole sul piano comunicativo.
Conflitti tra genitori e professori non aiutano certo la crescita degli alunni ,forse non si sta rendendo conto che così facendo, sta demolendo l’istituzione scuola, a danno dell’educazione di sua figlia. La invito a riflettere sui suoi pensieri. La saluto

Prof.ssa Carla Ciccarelli

Gentile prof, Carla,

mio figlio ha avuto una sospensione, perché ha lanciato un portacolori, colpendo così una mamma che si trovava nel cortile perché era andata a prendere il figlio a scuola, non discuto assolutamente la sospensione, ma poi, in aggiunta, hanno deciso che non deve partecipare al viaggio scolastico di istruzione, su questa ulteriore punizione non sono d’accordo , mi dica lei come mi devo regolare
La ringrazio.

Gentile signora,
il viaggio di istruzione o l’uscita didattica sono attività scolastiche programmate per far vivere ai ragazzi esperienze diverse, ed io non condivido assolutamente tale decisione presa, sono assolutamente dalla sua parte e la invito ad andare dal Dirigente scolastico e palesargli le sue perplessità. La saluto e la ringrazio.

Gentile prof. Carla,
mio figlio quest’anno terminerà la terza media con grandi difficoltà , ora il problema è che non vuole continuare i due anni d’ obbligo scolastico e per questo motivo non l’ho neanche iscritto alla scuola superiore, ma mi hanno chiamato più volte dalla segreteria della scuola per invitarmi ad iscriverlo presso un istituto superiore

Gentile prof Carla,
mio figlio quest’anno terminerà la terza media con grandi difficoltà , ora il problema è che non vuole continuare i due anni d’ obbligo scolastico e per tanto non l ho neanche iscritto alla scuola superiore ma mi hanno chiamato più volte dalla segreteria della scuola per invitarmi a iscriverlo .
Cosa devo fare, sono costretta a fargli proseguire gli studi?

Gentile signora,
lei è tenuta ad iscriverlo perché c’è l’obbligo di proseguire gli studi fino all’età di quindici anni, altrimenti potrebbero venire gli assistenti sociali a casa Vs perché non sta rispettando un obbligo di legge.
Le ribadisco che i ragazzi fini all’eta di quindici anni sono tenuti a frequentare la scuola.

La saluto e la ringrazio per avermi scritta.
Prof.ssa Carla Ciccarelli

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