Passione, presenza, progettualità, esperienza di cantiere fanno di dell’architetto Correale partenopeo un’eccellenza in un territorio dove spesso è difficile realizzare progetti innovativi .
- Ci racconta un po’ il suo percorso professionale?
Ho avuto sempre una grande passione per l’architettura e per la progettazione Mi sono laureato molto presto a 25 anni con 110 e lode e plauso della commissione.La mia tesi consisteva nella progettazione dell’Are della Marinella nella quale ho provetta un parco dotato di “Dune a Verde” con duplice funzione la prima di barriera acustica naturale verso la caotica via marina e parcheggi per il parco. 
Appena laureato ho vinto un concorso al SUN come collaboratore esterno per la progettazione del vecchio policlinico al centro di Napoli ed anche L’università di Aversa. A 28 anni ho inviato il mio CV ai migliori Studi di Architettura a Londra e senza sapere assolutamente l’ inglese sono riuscito grazie al mio portfolio e alla mia tesi di laurea ad essere assunto in due studi molto importanti e poi ho scelto Pascale Watson + architects nel quale ho progettati dalle Vip Lounge fino a grandi aeroporti ed anche quello di Napoli Capodichino, stazioni, metropolitane e tanto altro. In Inghilterra il ruolo dell’architetto è un ruolo fondamentale e principale a cui tutti fanno riferimento.poi ho deciso di tornare in Italia e dopo una lunga esperienza come Direttore Tecnico e Project Manager di imprese di costruzione ho aperto il mio Studio.
2.Per Napoli ora è tempo di ripartire quali sono i poli strategici e quali i metodi per realizzare progetti innovativi e che siano un volano economico per Napoli e la regione per lei che ha lavorato all’estero in grandi studi Internazionali e ha deciso di tornare a Napoli e fondare il suo studio realizzando progetti prestigiosi. Quali sono le maggiori difficoltà nel fare l’architetto in Italia ed a Napoli in particolare?
I poli strategici a Napoli sono 3 Bagnoli, il lungomare via Caracciolo e l’ hinterland napoletano, ho partecipato ai concorsi di architettura per il lungomare di via Caracciolo mi sono classificato tra i primi 5 su oltre 40 partecipanti tra ingegneri e architetti e anche professori universitari progettando Napoli Marina, la ruota panoramica in asse col Molo Luise, banchine per poter ammirare il Muro Borbonico ad oggi sommerso da immondizia ed una scogliera orripilante, un porto turistico un palazzetto dell’acqua per fare i campionati olimpionici di ogni tipo di attività sportiva, Bagnoli attualmente l’unico concorso che è stato fatto da Invitalia presentava solo ed esclusivamente un grande parco con addirittura delle spiagge invece io ho progettato polo sportivo per Giochi sul Mare la baia fantastica e migliore al mondo per quanto riguarda la protezione da ogni tipo di vento e mareggiate, ho delocalizzato il carcere di Nisida nell’hinterland creando un nuovo carcere innovativo per i giovani detenuti per ben oltre 40 milioni di euro per realizzarlo e quindi relativo volano economico e poi centri residenziali, alberghi centri commerciali a tema che possono contenere anche piste da sci come come a Dubai la viabilità interna pronta per essere utilizzata per ospitare eventi come Formula 1 e Formula E. 
I CONCORSI DI ARCHITETTURA IN QUESTE AREE DEVONO IMPORRE AI PARTECIPANTI DI REDIGERE BUSINESS PLAN IN CUI IL VOMUNE È LA REGIONE DEVONO CON LE ARCHITETTURE REALIZZATE PORTARE SOLDI NELLE PROPRIE CASSE VUOTE OGGI IL PARCO PREVISTO A BAGNOLI CHI LO PAGA CHI LO SOSTIENE SENZA ATTRAZIONI TURISTICHE S BZA UN PORTO purtroppo questi progetti hanno sempre avuto delle resistenze da parte di tutti abbiamo un vecchissimo piano regolatore abbiamo dei sistemi atavici per la considerazione di tanti elementi che limitano lo sviluppo del territorio limitano un’architettura PRODUTTIVA BISOGNA dare via libera CON DECRETI AD OK liberatorio da tutte le leggi che ci sono attualmente in i Italia in modo che la Sovraintendenza e gli stessi funzionari benché molto preparati ma che purtroppo pur volendo non possono dare la loro approvazione per architetture che siano nello stesso tempo di sviluppo e innovative. Insomma noi abbiamo dei vincoli che sono fuori dalla norma e non c’è il concetto di unire L’Antico con il moderno di dare la possibilità ad una nuova Architettura di affiancarsi con criterio a edifici e luoghi vi comati e Monumentali Come accade invece in ogni metropoli del Mondo.
- La pandemia ha creato molti disagi a tutti ed in particolare agli studenti le scuole a Napoli sono una emergenza, lei ha progettato scuole innovative,possono essere un modello replicabile in tutta Europa ?
Le scuole oggi sono una grande emergenza in quanto l’intero patrimonio delle scuole italiane è devastato, bisognere bbe creare un piano di emergenza per la ristrutturazione con dei progetti moderni innovativi materiali bio Eco compatibili, eliminare le barriere architettoniche creare ambienti Sicuri per gli studenti e quindi è utilizzare il patrimonio dei professionisti che sono specializzati quindi creare dei bandi ad hoc soltanto che si basano esclusivamente sulla fatturazione degli Studi ma bensì sulla loro capacità progettuale sulla loro esperienza progettuale.
4.Quanto conta la digitalizzazione nel suo lavoro la conoscenza dei materiali innovativi ed i fotorealismo digitali per fare comprendere al committente il progetto finale?
Io ascolto molto il committente, sia pubblico che privato, le sue esigenze mi reputo un un sarto ,io cucio addosso al cliente il progetto in base alle sue esigenze ed uso la mia esperienza di cantiere principalmente di progettazione e dei materiali innovativi. E’i grazie alla digitalizzazione ai rendering alla digitalizzazione materiali materiali innovativi che si possono oggi con le nuove tecnologie evidenziare nei rendering per poter far toccare con mano quello che si ha in mente quello che si progetta, parto dallo schizzo su carta fino ad arrivare alla realizzazione del progetto usando ogni supporto tecnologico.
- Oltre ad essere architetto, Direttore dei lavori, esperto nella sicurezza di cantiere ora si sta specializzando nei Superbonus quali sono le difficoltà maggiori per lei e per il committente?
Superbonus oggi è molto conveniente per la committenza ma è un altissimo rischio per i professionisti In quanto io studio moltissimo studio le leggi studio ogni tipo di articolo proveniente dall’Agenzia delle Entrate, dall’ Enea, rassegna stampa quotidiana. Quindi bisogna trasformarsi da architetto ad avvocato, commercialista, project architects, anche perché come architetto devo essere io a coordinare commercialistini tipo di attività, costi ed ogni tipo di progettazione e tutto dalla a fino alla Z. Quindi bisogna dedicare grande impegno e la committenza si deve rivolgere a professionisti altamente specializzati altamente competitivi con esperienza specifica e principalmente che collaborano in team con esperti avvocati e commercialisti.
- Molti anche i riconoscimenti internazionali che ha ricevuto, ultimo tra tanti Il suo progetto per uno stadio a Pechino?
quella di Pechino È stata un’esperienza incredibile. lo stadio multifunzionale che ho progettato per centomila persone con il campo retrattile scuola di calcio, ospedali, cliniche all’interno ,alberghi centri commerciali piscine aria VIP con tutto quello che è disponibile lì non c’è limite di progettazione non ci sono limiti legislativi non ci sono limiti proporzionali e ho progettato questi 2 anelli che fasciano lo stadio dove all’interno delle cabine 25 persone arrivano fino a 150 metri di altezza quindi lo stadio funziona di notte giorno sia all’esterno che all’interno Quindi grande innovazione grande esperienza è grandissima soddisfazione.
- Il futuro cosa ha in serbo per lei?
Rimanere a Napoli, vedere realizzati i miei progetti qui nella mia terra e progettare e dirigere cantieri in tutto il mondo. Credo che ci sia tanto da fare soprattutto nell’Europa dell’Est.
- Ultima domanda, qual è il segreto che le da la forza sempre di andare avanti?
Infinita passione e dedizione e disponibilità 24 su 24 ore verso i miei committenti.
